“Ludendo docere”

Giugno 11, 2020 0 Di Nadia Fagiolo
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In questi giorni di ripresa, dopo molte settimane di pausa dovute alla pandemia, bambini e ragazzi tornano sul campo da rugby, insieme ai loro allenatori. Da pochi giorni è anche nuovamente consentito tornare a passarsi la palla, anche se con le dovute precauzioni igienico-sanitarie.

Sicuramente, uno degli obiettivi principali dell’allenatore sarà ricostruire il gruppo che si è lasciato e i cui membri per lungo tempo non hanno avuto modo di interagire in maniera diretta gli uni con gli altri. Per questo motivo, è importante ripartire in un clima di serenità e divertimento, ponendo in primo piano gli aspetti ludici e di coinvolgimento emotivo, suscitare emozioni positive nei partecipanti e dar loro modo di ritrovare la gioia di stare in gruppo. Questo vale ancor di più nel caso di bambini e ragazzi, che potrebbero aver risentito anche in maniera importante dell’isolamento a cui tutti siamo stati costretti per mesi.

Saranno prioritarie, quindi, le attività ludiche, attraverso le quali insegneremo però sempre qualcosa, applicando il principio dell’espressione latina ludendo docere (“insegnare giocando”, “insegnare divertendo”).

Nell’ottica  in cui movimento non è mai fine a se stesso, questa proposta coniuga elementi prettamente cognitivi ad obiettivi di sviluppo motorio generale e rugbistico in particolare, in un clima relazionale giocoso e, volendo, di “sfida” con gli altri, che rappresenta una forma di interazione particolarmente gradita soprattutto ai bambini più grandi e agli adolescenti.

Tale attività coinvolge intensamente il funzionamento cognitivo dei partecipanti, senza il quale il gioco non potrebbe realizzarsi.

Si tratta di un’attività molto flessibile, che può essere proposta a partire dall’Under 8 (o comunque in caso di bambini che abbiano i prerequisiti di calcolo di una somma che dia come risultato 10), ma è assolutamente proponibile alle categorie superiori (arrivando anche agli adulti) modificandone le variabili, come spiegato nella scheda-attività scaricabile.

Può essere  inserito l’uso del pallone, senza o con il passaggio, rispettando le dovute procedure di sanificazione previste dal protocollo FIR dell’8 giugno 2020.

È possibile sviluppare gli schemi motori di base, le capacità coordinative, le abilità utili nel rugby insieme a numerose funzioni che riguardano più strettamente l’area cognitiva, come:

  • attenzione,
  • memoria di lavoro,
  • memoria a breve e lungo termine,
  • inibizione degli stimoli irrilevanti,
  • metacognizione (la consapevolezza dei propri processi cognitivi, “l’imparare ad imparare”, con le dovute domande da parte dell’allenatore, inserite nella NOTA METODOLOGICA della scheda-attività),
  • abilità logico-matematiche.

L’attività “Somma 10” è scaricabile qui sotto.

Lo scambio di esperienze, i commenti e le osservazioni sulle attività proposte sono sempre i benvenuti!

Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”

(G.B. Shaw)