1,2,3… freeze! Allenare il cervello (più o meno consapevolmente) divertendosi.

Giugno 4, 2020 0 Di Nadia Fagiolo
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L’attività di allenamento per gli sport di squadra, compreso il rugby, è da poco ripresa per molti Club, con la necessità di rispettare il protocollo di prevenzione del contagio da Covid-19.

Ciò tende a limitare notevolmente l’interazione tra i membri del gruppo-squadra, per cui è necessario rivedere i contenuti proposti durante l’attività sul campo, ricercandola ogni volta che è possibile e in qualsiasi forma consentita in sicurezza.

Presento quindi un’altra attività in forma ludica per il rugby di base, che può essere proposta a partire dall’Under 6 e modulata con diversi gradi di complessità per le categorie superiori.

Si tratta di un’attività ispirata a un gioco tradizionale, con regole semplici, ma per nulla banale.

Sono rispettati criteri che vanno strettamente tenuti in considerazione in questo particolare periodo:

  • la corretta distanza interpersonale, sia laterale, sia frontale;
  • evitare che si formi la “scia”, creata nelle situazioni di corsa o camminata uno dietro l’altro;
  • l’eventuale manipolazione del pallone, che può essere inserito nel gioco per esercitare abilità solo in forma individuale, avviene senza passaggio da un giocatore all’altro (il passaggio del pallone è infatti vietato nel protocollo di prevenzione del contagio).

L’attività proposta coinvolge e stimola gran parte delle capacità coordinative, il cui sviluppo consente di porre le basi per i futuri apprendimenti non solo motori, ma anche, ad esempio, scolastici (legati al linguaggio, alla scrittura, alla lettura, al calcolo).

Le capacità coordinative sulle quali questo gioco incide in maniera particolare sono le seguenti:

  • combinazione: coordinare il movimento di diversi segmenti corporei e le varie successioni di movimenti, ancor di più se viene utilizzato anche il pallone o altri attrezzi da maneggiare;
  • Differenziazione cinestesica: eseguire con precisione le varie parti di un movimento, dosando opportunamente la forza impiegata per ottenere la giusta velocità o ampiezza, in base allo scopo che si intende ottenere;
  • equilibrio statico e dinamico: mantenere una condizione di equilibrio sia in posizione statica, sia in condizioni che prevedono movimento (questa capacità è fortemente sollecitata, in questo gioco, nelle fasi di arresto improvviso, provenendo da una situazione dinamica come la corsa o il salto, e viceversa);
  • ritmo: capacità di realizzare un movimento secondo una scansione ritmica/temporale, in questo caso se si sceglie di utilizzare ostacoli da saltare o altri delimitatori a terra che inducono a eseguire il movimento con un certo ritmo;
  • reazione:  capacità di eseguire un’azione in risposta a uno stimolo, che in questo caso sarà in alcuni momenti acustico, in altri momenti visivo.

Dal punto di vista cognitivo, è possibile individuare due Funzioni Esecutive coinvolte in maniera preponderante:

  • l’inibizione, che in questo gioco si esprime con la capacità di selezionare le informazioni rilevanti, focalizzando su di esse l’attenzione, evitando di concentrarsi su elementi distraenti, e di autocontrollare le proprie azioni e reazioni;
  • l’attenzione: la capacità di selezionare e “filtrare” le informazioni da elaborare. Nell’attività proposta, l’attenzione è sollecitata in particolare nelle sue forme di attenzione spaziale (dove?), temporale (quando?), sostenuta (per quanto tempo?). È necessario ricordare che esercitare la capacità di attenzione è fondamentale per apprendimenti di qualsiasi tipo, non solo strettamente legati alle attività motorie, e quindi importantissimo per lo sviluppo generale dei bambini e dei ragazzi.

L’attività “1,2,3… freeze!” è scaricabile qui sotto.

Buon divertimento!